L’attività sportiva, agonistica e non, è praticata a ogni età da un numero sempre maggiore di persone e il ginocchio è una delle articolazioni più spesso soggetta a traumi o lesioni acute correlate alla pratica sportiva.
Nella mia attività clinica quotidiana mi occupo anche di traumatologia sportiva, in particolare delle lesioni del legamento crociato anteriore e delle lesioni meniscali, che talvolta possono essere associate.
Le lesioni del legamento crociato anteriore
Il legamento crociato anteriore (LCA) è uno dei quattro principali legamenti del ginocchio e la sua funzione basilare è quella di stabilizzare l’articolazione impedendo lo scivolamento in avanti della tibia rispetto al femore.
Le lesioni del LCA sono relativamente comuni, soprattutto tra gli atleti che praticano sport che richiedono frequenti torsioni e cambi di direzione, come il calcio, il basket e lo sci. Le lesioni del LCA possono essere causate da una serie di fattori, tra cui la rotazione improvvisa del ginocchio, una caduta, un incidente automobilistico o un trauma sportivo durante un allenamento o una competizione.
I sintomi di una lesione del LCA possono includere dolore, gonfiore, instabilità articolare, difficoltà a camminare o a piegare il ginocchio e una sensazione di “scatto” o “scrosciare” all’interno dell’articolazione. In alcuni casi, il paziente può anche avere difficoltà a mantenere il proprio equilibrio.
Per trattare le lesioni del LCA, è possibile intervenire con la fisioterapia, l’uso di tutori o la limitazione dell’attività fisica. In alcune situazioni, tuttavia, può essere necessario un intervento chirurgico per ricostruire il LCA danneggiato.
Ricostruzione del LCA: quando è necessaria?
In alcuni casi è necessario considerare il ricorso a un intervento chirurgico di ricostruzione del LCA, che prevede in genere l’utilizzo di tendini prelevati dal paziente stesso.
Propongo questo approccio soprattutto nei pazienti giovani che vogliono tornare a praticare attività sportiva anche ad alto impatto (per esempio calcio, basket, rugby, sci ecc.) o quando il dolore o l’instabilità conseguenti alla lesione hanno ripercussioni negative sulle attività della vita quotidiana e/o lavorativa del paziente.
La procedura di ricostruzione del LCA è un intervento chirurgico complesso e richiede un’attenta valutazione del paziente e una pianificazione adeguata.
Dopo la procedura, il paziente deve seguire un rigoroso programma di riabilitazione che può durare diversi mesi (anche in relazione al tipo di attività sportiva che vuole tornare a praticare) per permettere la completa guarigione del ginocchio e il ripristino della funzionalità del LCA.
Le lesioni meniscali
I menischi sono strutture elastiche (una sorta di cuscinetti) che giocano un ruolo fondamentale per le ginocchia: fungono infatti da ammortizzatori e conferiscono maggiore stabilità articolare aumentando la superficie di contatto tra femore e tibia.
Il riscontro di lesioni meniscali è piuttosto frequente: oltre a quelle di natura degenerativa, spesso gestite attraverso un approccio conservativo (fisioterapia e infiltrazioni), le lesioni meniscali possono essere causate da traumi sportivi correlati a rotazione del ginocchio.
Più frequente nei pazienti giovani che praticano sport come il calcio, il basket, lo sci, il rugby e la corsa, questo tipo di lesione può richiedere il ricorso a un intervento chirurgico al fine di stabilizzare la lesione e consentire al paziente la ripresa dell’attività sportiva praticata.
Regolarizzazione o sutura meniscale?
In presenza di una lesione meniscale può essere dunque necessario il ricorso a un intervento di regolarizzazione (la cosiddetta meniscectomia selettiva), una procedura effettuata in artroscopia che prevede l’asportazione della parte del menisco danneggiata.
Non sempre, tuttavia, un menisco lesionato deve essere regolarizzato: in virtù delle funzioni fondamentali che il menisco gioca per il ginocchio, quando è possibile si cerca di salvarlo riparandolo.
In alcuni casi è quindi possibile ricorrere alla sutura meniscale, un metodo conservativo alternativo alla regolarizzazione. In particolare, la sutura meniscale, che consiste nel fissare lo strappo del menisco con uno strumentario dedicato, viene eseguita quando la lesione del menisco è limitata e localizzata in un’area del tessuto periferica, che può cicatrizzare.
La sutura viene eseguita con l’uso di piccoli punti per unire il tessuto danneggiato e facilitarne la guarigione naturale. In questo modo, si evita la rimozione del menisco e si preserva la sua funzionalità, riducendo il rischio di ulteriori danni articolari.
La scelta tra la sutura e la regolarizzazione del menisco dipende dalla gravità della lesione, dalla localizzazione e dall’estensione del danno, nonché dalle esigenze individuali del paziente.
Quando si sceglie la strategia per trattare una lesione, bisogna tenere a mente che la sutura meniscale consente di riparare la lesione del menisco senza dover rimuovere parte del tessuto, mantenendo così la sua funzione all’interno dell’articolazione.
La sutura meniscale può ridurre il rischio di artrosi nel lungo termine, perché conserva il tessuto naturale e può migliorare la stabilità dell’articolazione del ginocchio, ma come per ogni intervento chirurgico, la decisione di ricorrere alla sutura meniscale dipende dalle condizioni del paziente e dalla natura della lesione del menisco, e deve essere valutata caso per caso. Non per tutte le lesioni meniscali è infatti possibile effettuare la procedura di sutura.
Se hai subito delle lesioni al menisco o al legamento crociato anteriore e vuoi ritrovare le tue abilità di movimento, non esitare a contattarmi. Sono un ortopedico esperto, con una lunga esperienza in chirurgia del ginocchio e in traumatologia sportiva. Ti fornirò una diagnosi accurata e individueremo il migliore trattamento per recuperare la tua mobilità.