In chirurgia protesica, si cercano sempre delle soluzioni mininvasive che consentano di operare con minori rischi anche pazienti fragili come gli anziani o che necessitano di soluzioni a lungo termine, come i giovani.
La vera mininvasività nell’ambito della protesica di ginocchio risiede nelle innovative protesi monocompartimentali: sono un tipo di protesi articolare utilizzate per sostituire un solo compartimento dell’articolazione del ginocchio, solitamente quello mediale o laterale.
Scopriamo di più su questi strumenti e come possono riportare il paziente a una mobilità soddisfacente.
Cosa sono le protesi monocompartimentali
Le protesi monocompartimentali sono dispositivi artificiali utilizzati per sostituire uno solo dei 3 compartimenti del ginocchio. Esse sono progettate per riprodurre la funzionalità naturale dell’articolazione danneggiata, migliorando la mobilità e riducendo il dolore.
Le protesi monocompartimentali sono solitamente realizzate in materiali come titanio, acciaio inossidabile o polietilene. La scelta del materiale dipende dalle esigenze specifiche del paziente e dalle raccomandazioni del medico.
Esse sono considerate un’opzione efficace per migliorare la funzionalità articolare e ridurre il dolore in pazienti con artrosi o altre condizioni degenerative.
Quando sono utili le protesi monocompartimentali
Le protesi monocompartimentali sono indicate in situazioni in cui una sola parte dell’articolazione è gravemente danneggiata da artrosi o altre condizioni degenerative e la parte sana dell’articolazione è ancora funzionale. Si dice dunque che le protesi sono semi conservative: consentono infatti di non sostituire tutta l’articolazione, ma di conservare il compartimento non danneggiato dal processo artrosico.
Questo rende l’operazione di inserimento della protesi meno invasiva rispetto all’impianto di una protesi totale di ginocchio e il recupero più veloce. Quest’ultimo può richiedere da 4 a 12 settimane, a seconda del tipo di protesi e dell’attività fisica del paziente.
Le protesi monocompartimentali sono per questo ideali per pazienti giovani che necessitano di una soluzione a lungo termine, in quanto preservano la parte sana dell’articolazione, o per soggetti particolarmente anziani, più fragili e meno adatti a essere sottoposti a operazioni lunghe e complesse.
I vantaggi delle protesi monocompartimentali
Le protesi monocompartimentali presentano diversi vantaggi rispetto alla protesi totale di ginocchio:
- con la protesi monocompartimentale viene sostituita solo la parte danneggiata dell’articolazione, conservando il tessuto osseo sano intorno a essa, migliorando la stabilità e la forza del ginocchio;
- sono meno soggette a usura rispetto alle protesi totali del ginocchio;
- il recupero dalla procedura chirurgica per l’inserimento di una protesi monocompartimentale è solitamente più rapido rispetto a quello per l’inserimento di una protesi totale del ginocchio, poiché è meno invasivo;
- sono un’opzione valida per pazienti con una artrosi limitata ad un solo compartimento del ginocchio e che hanno ancora una buona stabilità della rotula.
La chirurgia è sempre l’opzione migliore?
Se soffri di artrite o hai subito un incidente, un trauma o una lesione al ginocchio, probabilmente provi molto dolore e vorresti individuare una soluzione per farlo passare. L’unico modo per alleviare il dolore e ritrovare la propria mobilità è rivolgersi a uno specialista.
Il timore di molti pazienti è che possano essere sottoposti necessariamente a chirurgia. La scelta di sottoporsi a un intervento chirurgico di sostituzione protesica dipende dalla situazione specifica del paziente e dalle raccomandazioni del medico. In generale, le opzioni non chirurgiche come la fisioterapia, l’utilizzo di farmaci antinfiammatori, le terapie infiltrative e l’uso di ausili come stampelle o tutori, vengono sempre valutate prima di considerare la chirurgia protesica.
In alcuni casi, i sintomi dell’artrosi o altre condizioni degenerative possono essere gestiti con successo attraverso cambiamenti nello stile di vita, come la perdita di peso, l’esercizio fisico regolare e l’adozione di una dieta equilibrata. Quando questo non accade, il nostro compito è cercare sempre di valutare delle soluzioni su misura per il paziente e, soprattutto, poco invasive, in modo che possa tornare a godersi la sua mobilità nel minor tempo possibile e senza dolore.
Individuare in tempo i sintomi dell’artrosi e ottenere una diagnosi da uno specialista sono passaggi fondamentali verso la definizione di una strategia di trattamento adeguata. Contattami per prenotare la tua visita e cominciare il tuo percorso verso una vita più attiva e soddisfacente.