I problemi alla spalla sono molto comuni. Si contano 3 casi su 10 in soggetti adulti, il più delle volte lavoratori presso magazzini, cantieri o altri luoghi di lavoro che richiedono il sollevamento di oggetti pesanti. Spesso si riscontrano in lavoratori d’ufficio (per via delle posture scorrette). Tuttavia, i problemi all’articolazione della spalla, che causano dolore e immobilità, possono essere causati anche da malattie degenerative come l’artrosi.
Come si curano i dolori alla spalla e l’instabilità articolare? Se le terapie farmacologiche e la fisioterapia non bastano a ritrovare la completa mobilità, una soluzione potrebbe essere la chirurgia artroscopica. Scopriamo di più su questo intervento e, qualora provassi forti dolori alla spalla e avessi bisogno del consulto di un professionista ortopedico, non esitare a contattarmi.
Chirurgia artroscopica della spalla: cos’è
La chirurgia artroscopica della spalla è una procedura chirurgica minimamente invasiva che viene utilizzata per trattare diversi problemi all’articolazione, in particolare per la sutura della cuffia dei rotatori e il cosiddetto conflitto sub-acromiale, oltre che per risolvere l’instabilità della spalla.
La cuffia dei rotatori è un gruppo di muscoli e tendini che circondano la spalla e aiutano a mantenere la stabilità dell’articolazione durante i movimenti. Lesioni o malattie degenerative possono portare a rotture a carico di questa struttura anatomica, causando dolore, debolezza e difficoltà nei movimenti.
La chirurgia artroscopica della spalla è una soluzione efficace per la riparazione della cuffia dei rotatori e per ripristinare la funzione dell’articolazione.
Questo intervento viene effettuato anche per trattare l’instabilità della spalla conseguente a traumi o disordini congeniti che causano episodi frequenti di lussazioni dell’articolazione.
Come si svolge un intervento di chirurgia artroscopica della spalla?
Questa tecnica chirurgica utilizza un artroscopio, uno strumento a fibra ottica con una telecamera all’estremità, per visualizzare e trattare le lesioni all’interno della spalla. Per inserire questo dispositivo nel corpo del paziente, il chirurgo effettua tre piccole incisioni, che non lasciano segni evidenti nella pelle e si rigenerano velocemente.
Insieme alla telecamera, il chirurgo introduce anche specifici strumenti per suturare i tendini lesionati o per rimuovere il tessuto danneggiato. La chirurgia artroscopica della spalla viene solitamente eseguita in anestesia plessica e richiede solo un breve periodo di ricovero in ospedale.
Dopo la chirurgia, i pazienti devono mantenere un tutore specifico per alcune settimane e poi seguire un programma di riabilitazione fisioterapica finalizzato a ripristinare la funzionalità e la mobilità dell’articolazione.
Quando è indicata la chirurgia artroscopica della spalla
La chirurgia artroscopica di spalla è indicata per i pazienti che soffrono di dolore cronico alla spalla, limitazione dei movimenti e debolezza muscolare, condizioni che non si risolvono attraverso trattamenti conservativi, come il riposo, la fisioterapia, le infiltrazioni e gli antidolorifici.
Anche se cerco di riservare l’approccio artroscopico ai casi di fallimento delle suddette terapie, posso proporre questa strategia chirurgica già in prima visita in caso di rottura della cuffia dei rotatori in pazienti giovani, attivi, che praticano attività lavorative manuali.
In generale, quando un paziente si presenta in ambulatorio con dolore alla spalla e difficoltà di movimento, il mio compito è valutare la situazione specifica del paziente e determinare se la chirurgia artroscopica rappresenti l’opzione di trattamento migliore, anche alla luce degli esiti degli esami strumentali eseguiti.
In conclusione di questo articolo, voglio rassicurare tutti quei pazienti che stanno per effettuare l’intervento di chirurgia artroscopica della spalla: le nuove tecnologie e la preparazione dei chirurghi consentono di effettuare interventi di successo, con una riabilitazione e risultati eccellenti.
In alcuni pazienti, tuttavia, possono verificarsi nuovi episodi di sublussazione della spalla o la ripresa del dolore.
I motivi sono svariati, ma perlopiù possiamo ricondurli a due problematiche:
- i pazienti non seguono le indicazioni circa la riabilitazione dopo l’intervento, mettendo sotto stress l’articolazione oppure adottando abitudini non adeguate al recupero. Per esempio, il fumo in generale interferisce anche con la guarigione dei tessuti, in particolare del tendine della cuffia dei rotatori
- alcuni pazienti soffrono di patologie che non consentono all’intervento di dare risultati efficaci nel lungo termine. Il diabete, per esempio, è un importante fattore di rischio per l’insuccesso chirurgico perché la microcircolazione è alterata e interferisce con i processi fisiologici di riparazione dei tessuti. Il diabete aumenta anche il rischio di rigidità post operatoria e di infezione.
Ora che conosci come e quando mi avvalgo della chirurgia artroscopica di spalla, non esitare a contattarmi per una visita. Insieme, troveremo la soluzione per farti ritrovare la mobilità perduta.